Materiali

Filati

Fin dall'antichità le materie prime impiegate nell'esecuzione del tappeto persiano
 sono esclusivamente naturali: di origine animale, lana di pecora e capra e di origine vegetale
come il cotone; questo essendo un materiale robusto e indeformabile è adatto per costituire
 l'armatura del tappeto cioè la trama e l'ordito. La seta è il filato più prezioso e sofisticato
 in assoluto: lucente e sottile esalta i contorni dei motivi ornamentali nei manufatti misto seta.
  Mentre nei pezzi più preziosi il filo di seta va a costituire la totalità del tappeto creando
 manufatti unici per raffinatezza di annodatura, dettagli decorativi e armonia cromatica.

Lana

La lucida, sottile e soffice lana è la materia base per la tessitura dei tappeti. 

In Persia e nel Turkestan vive un curioso tipo di pecora dalla coda adiposa. Quando i pascoli
sono abbondanti l'animale concentra tutto il grasso nella coda formando una specie
di fiocco, raggiungendo talvolta il peso di venti chili. Questa pecora è dotata di una lana
finissima e molto resistente.
Nel territorio del Kirman, in Persia, capre bianchissime danno una lana lucida e molto
resistente.
Per alcuni tappeti di particolare finezza si usa lana di agnello che rende assai morbida
la superficie, anche la lana di cammello viene adoperata da sola o mescolata con lana
di pecora, talvolta la lana di cammello viene usata con i colori naturali.

Seta

La seta fu adoperata unicamente per i tappeti ad uso della corte persiana, con la trama e l'ordito pure in seta si raggiunge il massimo della finezza e della sontuosità. Fra questi preziosi tappeti esiste un'altra specie dalla superficie in lana e la trama e l'ordito in seta, l'accomppiamento dei due materiali rende possibile un'annodatura più fitta. Presso le popolazioni nomadi, che eseguono tutt'ora il vecchio metodo, la tosatura della pecora si fa generalmente a primavera avanzata. La bestia prima della tosatura è sottoposta a un lavaggio sulle rive dei fiumi. Dopo la tosatura la lana viene lavata una seconda volta nel fiume o in grandi recipienti, viene calpestata con i piedi e poi stesa ad asciugare all'aria. Quindi si procede alla fase della filatura, effettuata ancora con i metodi tradizionali, e poi alla tintura.